City breaks

Che si tratti di un weekend romantico, di una gita in famiglia, di un soggiorno con gli amici o di un viaggio di lavoro, vi innamorerete dell’atmosfera tipicamente British di questo hotel, che gode di una posizione ideale, tra Sloane Square e Knightsbridge. Le quattro dimore vittoriane ospitano cinquantasei camere e suite splendidamente arredate, dove potrete rilassarvi nel massimo del comfort dopo una giornata frenetica a Londra. Il meraviglioso Chelsea Bar dove assaporare un cocktail Negroni, il salone Drawing room per gustare il tipico afternoon tea e l'eccellente ristorante Hans’ Bar & Grill – un indirizzo d’obbligo nel quartiere, che serve prodotti di stagione – completano questo edificio storico, con un servizio all’insegna dell’accoglienza e della discrezione.

11 Cadogan Gardens

Hans' Bar & Grill

Negli anni, Addison si è imposto come una delle esperienze culinarie più interessanti della California. L’approccio artigianale dello Chef William Bradley basato su una grande ammirazione per la cucina francese, trae ispirazione dall'avvicendarsi delle stagioni. Sempre attento alla purezza dei sapori, valorizza i prodotti in base alla loro qualità. La collezione di 36.000 bottiglie di vino, selezionate dalla sommelier Elizabeth Huettinger, include venti cuvée speciali elaborate da enologi di tutto il mondo. L'accostamento di vino e cibo è in perfetta armonia con l'elegante e raffinato servizio.

Addison

Ristorante in un golf.

È nella rilassante atmosfera svizzera che offre Zurigo che troverete Alex Lake Zürich, uno splendido boutique hotel sulle rive delle placide acque del lago e maestosamente circondato dalle Alpi. In osmosi con il meraviglioso ambiente naturale circostante, questo albergo eccezionale offre 43 suite e mini appartamenti armoniosamente decorati e arredati con materiali naturali. Tutti dotati di terrazza o balcone o balcone alla francese, sono perfetti per fare il pieno dell’aria pura e della meravigliosa natura circostante delle rive verdeggianti. Con accesso diretto al Lago di Zurigo, la marina privata è ideale per un’ampia gamma di sport acquatici. Un nido di pace e di relax: Alex Lake Zürich è il luogo ideale per godersi un soggiorno ritemprante per tutta la famiglia. Ad ultimo, ma non meno importante: è un indirizzo eccezionale per chi ama il piacere del buon cibo. Raffinato e semplice, il suo ristorante Alex offre una cucina creativa e aromatica che combina influenze di tutto il mondo con un tocco urbano.

Alex Lake Zürich

Alex Restaurant

Hotel e ristorante sul lago.

Il ristorante gourmet Aramburu è un gioiello nascosto nell’elegante quartiere di Recoleta, a Buenos Aires. Lo chef e proprietario Gonzalo Aramburu ha scelto il luogo in cui è cresciuto per aprire il suo ristorante, dove celebra la cultura locale e i prodotti argentini. Il design minimalista, basato su una palette di tinte scure, è in armonia con la luce soffusa. In ogni piatto Gonzalo Aramburu racchiude la cultura e l'arte culinaria del suo paese d’origine, aggiungendo il suo tocco creativo. È tutto preparato nella cucina a vista, che offre agli ospiti l'opportunità di apprezzare la destrezza dello Chef e la complessità delle tecniche impiegate dalla sua brigata. Lasciatevi avvolgere dal profumo delle erbe aromatiche prima di scoprire il menù degustazione di diciotto portate, dove ogni boccone è una delizia per i sensi. La ricca carta dei vini del ristorante gourmet Aramburu, con oltre 120 etichette, consente di trovare l'abbinamento perfetto tra calice e piatto.

Aramburu

Ristorante in città.

Il ristorante Astrid&Gastón, fondato 20 anni fa a Lima, si trova in una bella casa storica nel cuore del quartiere S. Isidro. Incarna il sogno fatto da Gastón Acurio e Astrid Gutsche, quello di condividere con tutto il mondo il loro punto di vista moderno sulla cucina peruviana. Frutto di una costante ricerca delle loro origini, la loro cucina s’ispira alle tradizioni e alla biodiversità peruviana e sceglie di essere anzitutto rispettosa delle sfide poste dal futuro e dall'ambiente. Il menù degustazione è un viaggio attraverso i paesaggi del Perù: un'esperienza piena di vita, di magia e di sensibilità.

Astrid & Gastón

In questa dimora storica si celebra e si onora tutta l’Alsazia. Qui, prodotti nobili e ricchi piatti ispirati alle belle tavole di un tempo si uniscono con generosità e raffinatezza. La cucina è soprattutto un momento di condivisione, un viaggio culinario disseminato di scoperte e una via di fuga per qualche istante. Situato nel cuore del centro storico della capitale europea, il Crocodile è un luogo magico dove incontrarsi con amici e familiari. Dopo vari mesi di ristrutturazione, lo Chef Romain Brillat vi accoglie in un ambiente moderno e confortevole.

Au Crocodile

Come Charles Dickens, sarete affascinati dalla città di Quebec, questa «Gibilterra d’America» con «le sue vertiginose alture, la sua cittadella sospesa nell’aria, le sue pittoresche strade scoscese». L’Auberge Saint-Antoine, nascosto nel cuore della prima città fondata nell'America del Nord e costruito in un sito archeologico unico dove un tempo c'erano moli, magazzini e batterie di cannoni, attesta la storia di questo importante porto commerciale e militare: numerose vestigia risalenti all’era coloniale francese e inglese rinvenute durante la sua costruzione, adornano ora gli eleganti interni di questo hotel-museo dal fascino irresisitibile.

Auberge Saint-Antoine

Coteau

Hotel e ristorante in città.

Rilevando il Belcanto nel 2012, José Avillez ha aperto un nuovo capitolo nella storia di questo ristorante pluripremiato, presente nel romantico quartiere del Chiado fin dal 1958. La sua integrale ristrutturazione ha raccolto molti consensi. In un ambiente sobrio e sofisticato, il ristorante  propone agli ospiti un'esperienza esclusiva. Insolita e creativa, la cucina rivisita la gastronomia portoghese nella perpetua ricerca di nuovi sapori e consistenze. Il rosso dei gamberoni si accosta alle ceneri di rosmarino, la coda di bue viene abbinata al foie gras e ai ceci, al ritmo delle stagioni e dell'ispirazione.

Belcanto

Dresda è una delle destinazioni più affascinanti della Germania, vanta l'opera Semper, il palazzo Zwinger, la Frauenkirche e, in pieno centro del quartiere barocco, il Bülow Palais. Questo albergo, tenuto con passione, è un piccolo angolo di paradiso che piacerà agli ospiti chic ed esigenti. L’atmosfera, elegante e con un’impronta particolare, sarà apprezzata dagli appassionati dello stile personale. Godetevi il giardino d’inverno pieno di luce per prendere un’ottima prima colazione, gustate la cucina tedesca leggera del Caroussel Nouvelle e incontrate gli amici nel cigar lounge. Il ristorante Caroussel propone una delle miglori cucine della regione.

Bülow Palais

Caroussel Nouvelle

Da tre generazioni la famiglia Canlis accoglie i commensali nel ristorante più rinomato di Seattle. Costruito da Peter Canlis e dall’architetto Roland Terry nel 1950, è ora gestito dai fratelli Mark e Brian Canlis. Appollaiato sulla parte alta della città, dalle sue vetrate si gode una vista panoramica sul Lago Union con la Catena delle Cascate in lontananza. È la cornice ideale per apprezzare una cucina ricca di inventiva, contemporanea e accessibile. I classici rivisitati della carta vanno d’accordo con un intelligente menù degustazione. Canlis è un ristorante moderno che ha il senso della storia, del luogo e del momento.

Canlis

Nel cuore di Milano si trova un hotel molto particolare, ricavato da uno splendido palazzo liberty di inizio Novecento. L’Hotel Chateau Monfort è ispirato al mondo delle fiabe e dell’opera, un luogo incantevole dove sogno e realtà si incontrano grazie allo stile retrò-chic che regna in questo «Castello Urbano». Le camere sono arricchite da pareti color pastello e adornate da motivi floreali e farfalle. All’interno del palazzo potrete assaporare un’atmosfera romantica e di bon-ton, in particolare nello splendido Ristorante Rubacuori,  al nostro Lounge Bar Mezzanotte o nella nostra SPA Amore & Psiche.

Château Monfort

Rubacuori

Le camere si affacciano su un giardino chiuso, una piccola oasi di verde in cui spuntano erbe, verdure biologiche e frutti proposti dal ristorante. Eppure, la struttura sorge nel cuore dell'antica Lille, in un hôtel particulier del XVIII secolo dalle splendide linee classiche. Di straordinario fascino, soffitti, parquet ed elementi in legno d'epoca sono stati preservati e si sposano con audacia agli arredi contemporanei delle camere e alle opere d'arte disseminate nell'hotel, immaginato come un vero e proprio luogo culturale. Al ristorante, lo chef elabora una cucina creativa e informale, che privilegia i prodotti locali e di stagione.

Clarance Hôtel

La Table

A due passi dal centro di Madrid, i fratelli Sandoval propongono un insolito viaggio culinario. Mario, lo chef, sperimenta tecniche innovative, per esempio l'idrolisi dell'uovo o la ricerca del DNA delle verdure. Pura avanguardia gastro-scientifica al servizio delle texture e degli aromi della sua moderna "cucina della memoria". Da un sapore unico e delicato fa capolino un ricordo, un paesaggio... Palato, olfatto, ma anche tatto e immaginazione: tutti i sensi sono coinvolti. La ricerca inizia nella cantina con Rafael, il sommelier, e si conclude nella sala del ristorante, arredata dal rinomato architetto Jean Porsche.

COQUE

Daniel Boulud, nato a Lione, attualmente lavora a Manhattan ed è diventato uno dei più noti Chef internazionali, ma questo non ha influito sul suo stile, accogliente e personale. Il suo motto è «elaborare i migliori prodotti americani secondo la tradizione culinaria francese». Combinando ingredienti semplici e nobili, fa di un piatto rustico il massimo della raffinatezza. Nelle sapienti mani di Boulud, gli ingredienti locali, come le capesante di Nantucket Bay e il manzo del Montana, sono meravigliosamente valorizzati e serviti in uno scenario in cui a un'elegante architettura neo-classica si accosta l'arredo contemporaneo.

Daniel

È a Minneapolis, nel quartiere trendy di North Loop, che lo Chef Gavin Kaysen ha deciso di aprire il proprio ristorante dopo diversi anni trascorsi presso il Café Boulud a New York, al fianco del celebre Chef francese Daniel Boulud. Nei locali di un ex magazzino di caffè, progettato nel XIX secolo dall’architetto William Channing Whitney, Demi Restaurant è un indirizzo tanto famoso quanto esclusivo. Ha tutte le carte in regola per sedurre una clientela esigente, di intenditori, alla ricerca di una cucina originale condita da momenti di convivialità. Perché qui, lo Chef ha deciso di rompere gli schemi della gastronomia tradizionale. Di fronte a una table d’hôtes composta da una ventina di ospiti seduti a un bancone a forma di U, i cuochi preparano, a seconda delle serate, un menù a 7 o 11 portate. La scelta dei vini di accompagnamento è a discrezione dello Chef che confeziona uno straordinario viaggio culinario nel corso del quale le sorprese si susseguono una dietro l’altra. Se ogni pasto inizia con una scodella di brodo, segue un festival di emozioni visive e gustative. Un’esperienza davvero originale.

Demi

La prima cosa che vi stupirà all’Eleven Madison Park di New York è la luce che inonda la sala da pranzo art déco, con i suoi soffitti alti dieci metri e la vista sul Madison Square Park, al cuore di Manhattan. Da quasi vent’anni, lo chef Daniel Humm crea menù stagionali nati da una stretta collaborazione con i produttori locali e l’azienda agricola Magic Farms che coltiva frutta e legumi esclusivamente per il ristorante.
Il menù dell’Eleven Madison Park è stato rivisitato in chiave interamente vegetale esplorando tutta la ricchezza e la creatività di questo approccio culinario. Gli ospiti possono comunque optare per una selezione di piatti a base di pesce o carne, tra cui l’emblematica anatra al miele e alla lavanda: un’occasione per scoprire tutte le sfumature di un universo gastronomico basato sui sapori vegetali. Come dimostra il divino menù a base di piante, Eleven Madison Park è un ristorante gourmet che ti invita verso un viaggio gustativo senza pari.

Eleven Madison Park

Questa raffinata casa edwardiana sovrastante l'oceano Atlantico si trova nel cuore dell'elegante sobborgo di Bantry Bay, a soli dieci minuti di distanza dalle attrazioni del lungomare Victoria & Alfred e a due passi dalle spiagge di Clifton e Camps Bay. Che scegliate l’atmosfera ovattata dell’Ellerman House o lo stile più moderno delle sue ville, rimarrete comunque incantati dalla bellezza di questo luogo che unisce tutte le attrazioni di Città del Capo. Gustate la cucina gastronomica, degustate i vini d’annata e contemplate l’impressionante collezione d'arte privata, con una vista spettacolare sulla costa atlantica.

Ellerman House

OneEighty

Hotel e ristorante sul mare.

È nel Warehouse District, il quartiere alla moda di New Orleans, tra gallerie d’arte e negozi vintage, che lo chef Emeril Lagasse, trent’anni fa, ha aperto il ristorante Emeril’s partendo alla conquista dell’America con la sua cucina creola e cajun tipica della Louisiana. 
Consolidato il suo successo e diventato famoso per le sue trasmissioni televisive e i suoi numerosi libri di ricette, lo Chef ha deciso di affidare la direzione del suo ristorante al figlio Emeril John IV. Nell’ambiente intimo del ristorante gourmet Emeril’s, così come nel Wine Bar dallo stile più informale, il giovane Chef si impegna a portare avanti l’opera del padre con menù d’autore che valorizzano le stagioni e i prodotti di alcuni agricoltori regionali selezionati con cura. Gli ospiti apprezzano l’idea di visitare le cucine e scoprire gli ingredienti che andranno a comporre i loro piatti.

Emeril's

Proprietà di fascino e di rilievo nel cuore di Bucarest, l’Epoque Hotel si definisce come un’oasi di serenità nel centro della città. In prossimità del parco Cismigiu, dell’Ateneo rumeno o dell’Opera, l’Epoque Hotel sfoggia una facciata neoclassica in stile francese: i suoi arredi caldi si inscrivono nella storia e nella tradizione locale. Nell'Atelier, in un’atmosfera intima ed elegante, lo chef propone una cucina d’autore, in cui i prodotti locali e di stagione sublimano una gastronomia d’eccezione.

Epoque Hotel

L’ATELIER

Situato all’ultimo piano di una seteria del XIX secolo, nel centro storico di Cape Town, il FYN Restaurant è uno dei protagonisti dell’alta cucina africana. Questo ristorante, premiato con prestigiosi riconoscimenti internazionali, concilia magistralmente il lato più selvaggio dell’Africa e la raffinatezza nipponica. Insieme allo chef Ashley Moss e alla direttrice di sala e delle bevande Jennifer Hugé, lo chef Peter Tempelhoff firma menù in stile kaiseki preparati con materie prime di stagione provenienti dal territorio e coltivate secondo pratiche sostenibili. Questa potente identità culinaria si declina anche in menù pescetariani, vegetariani e vegani. La straordinaria carta dei vini consente di scoprire vecchie annate sudafricane, un’esperienza rara per questa regione. L’arredamento moderno e accogliente firmato Tristan du Plessis e la vista sulle montagne completano l’esperienza. La cucina aperta del FYN Restaurant favorisce l’interazione tra gli Chef e gli ospiti, mentre il servizio cordiale guida i commensali in un’avventura gastronomica dal sapore esotico.

FYN Restaurant

Gabriel Kreuther, di origine alsaziana, è un virtuoso del foie gras, che sia adagiato tra due teneri pezzi di piccione o arricchito con noci pecan candite. Il paese natale non è mai lontano: nella foglia di cavolo verde, nel saporito kouglof o nel richiamo di una cicogna. Dopo aver lavorato presso i locali più rinomati d’Europa e di New York, lo chef è ora alla guida di un ristorante vivace che porta il suo nome nel cuore di Midtown. Dalla cucina aperta, non si arresta mai l’andirivieni di piatti ed extra, presentati su originali servizi da un team esperto e appassionato. Tenuta insieme dall’osso, la delicata frittella di cosce di rana si tuffa in un brodo aromatizzato all’aglio e al limone.

Gabriel Kreuther

La cucina di Gary Danko, ambasciatore della ristorazione americana attuale, unisce le tradizioni culinarie di tutto il mondo. Si serve di spezie asiatiche per aggiungere un tocco di audacia alla sua perfetta tecnica di stile francese. Il risultato è un sublime blini di grano saraceno al salmone affumicato, panna fresca e caviale Osetra del Mar Nero. Danko utilizza solo prodotti di stagione: in primavera le capesante vengono servite con una purea di asparagi e piselli, d’inverno si sposano a una crema di butternut e mele caramellate. Da degustare in un'atmosfera intima e accogliente -boiserie e pareti color talpa-, in uno dei quartieri più trendy di San Francisco.

Gary Danko

Prima struttura di prestigio inaugurata a Napoli nel 1870, il Grand Hôtel Parker’s offre un panorama mozzafiato grazie alla posizione privilegiata su una collina dell’elegante quartiere di Chiaia: a destra la punta di Posillipo, a sinistra, oltre il Vesuvio, la città di Sorrento e, in lontananza, Ischia e Capri. Con i parquet a spina di pesce, i lampadari in cristallo, le tende in seta e i mobili d’epoca, le camere e le suite del Grand Hotel Parker’s offrono il fascino discreto di un’eleganza raffinata. I ristoranti dell’hotel invitano a un viaggio gastronomico attraverso la tradizione regionale: una cucina napoletana creativa ed elegante al George, il ristorante dello chef Domenico Candela, e più informale alla Bidder Terrace. A fine giornata, il Rooftop dell’hotel è il luogo ideale per sorseggiare un cocktail ammirando il tramonto sul Golfo di Napoli.

Grand Hotel Parker's

George Restaurant

La facciata immacolata dell'Heritage Hotel si erge fieramente in uno dei quartieri più eleganti della capitale spagnola. L'edificio di interesse storico, costruito all'inizio del XX secolo in stile Belle Époque, ospita oggi un hotel che fonde in maniera sublime classicismo e atmosfere urbane. L'interior designer Lorenzo Castillo ha saputo creare un arredamento accogliente utilizzando legno laccato, marmi policromi e carte da parati dipinte a mano, che racchiude come uno scrigno una magnifica collezione di pezzi d'antiquariato e opere d'arte europea risalenti ai secoli XVIII e XIX. Il consulente gastronomico del ristorante Haroma è lo chef Mario Sandoval Huertas, che esalta i migliori ingredienti in una cucina eclettica e sofisticata.

Heritage Madrid Hotel

Haroma

Hotel caratteristico, l'Albergo si erge maestoso nel tradizionale quartiere di Achrafieh; con la sua facciata color ocra, riflette la vitalità e il calore della capitale libanese. Gli ospiti potranno apprezzare i deliziosi cocktail nello splendido bar, la collezione di libri rari e le antiche fotografie della città appese alle pareti. Le camere, un'audace mescolanza tra Oriente e Occidente, sono state arredate con tesori provenienti da tutto il mondo. Sul tetto troverete il gioiello dell’hotel: una piscina circondata da un giardino pensile profumato da alberi di fico e d'arancio, con una vista straordinaria su Beirut, sul mare e sulle montagne libanesi.

Hotel Albergo

Albergo Rooftop

Nel cuore del quartiere di Barranco, zona storica protetta in riva all’oceano Pacifico, si trova questo padiglione estivo della Belle Époque. Marmo, essenze esotiche, facciata bianca, balconi spalancati e soffitti stratosferici illuminati dai lucernari aperti sui tetti –le cosiddette teatinas di Lima– lo rendono affascinante. La sua ristrutturazione è stata affidata ad alcuni scultori di Belle Arti e a un mastro falegname italiano per preservare e valorizzare la sua eccezionale ricchezza architettonica. Permeato dall’atmosfera boema del quartiere, Hotel B espone opere di artisti peruviani contemporanei, il che conferisce molto carattere agli interni.

Hotel B

El Restaurant

A due minuti dal più bel viale del mondo, all’angolo di due strade tranquille nell’VIII arrondissement di Parigi, l’Hotel Balzac Paris sorge in un elegante edificio dell’inizio del secolo scorso. Prende il posto di una “Folie XIXème”, un tempo appartenuta al famoso scrittore francese Honoré de Balzac. Per reinventare il Balzac in una dimora dall’eleganza tutta parigina, Charlotte de Tonnac e Hugo Sauzay, i due architetti dello studio Festen, hanno adottato l’approccio che ne ha consacrato il successo sin dai loro esordi. Un utilizzo di materiali nobili, trattati con sobrietà e uno studio della luce destinato a ricreare atmosfere raccolte. “Il Balzac perpetua un patrimonio alberghiero parigino atemporale attraverso il suo classicismo. Un luogo carico di atmosfera, con una storia che abbiamo rispettato e portato avanti. È un luogo che va vissuto per essere compreso” dichiarano gli architetti. Questo arredamento, ispirato dalle linee sobrie degli anni Trenta, caratterizza il grande salone illuminato da un’ampia vetrata, nonché le camere e suite di cui alcune con vista sulla Torre Eiffel. A fine giornata, dopo tanto camminare, la Spa giapponese regala una parentesi di serenità zen con un hammam o un massaggio tradizionale.

Hotel Balzac Paris

Ci fu un tempo in cui Cracovia era la capitale della Polonia. La città conserva numerosi monumenti d'allora, come il Castello Reale, la reggia polacca, sulla collina di Wawel. L’Hotel Copernicus si trova sulla via Kanonicza, una delle più antiche della città. Per diversi secoli quest'edificio, appartenuto alla cappella della cattedrale, ha ospitato l’élite intellettuale e finanziaria di Cracovia. Esso prende nome dal celebre astronomo Niccolò Copernico che vi soggiornò e probabilmente ebbe occasione di meditare ammirando i preziosi dipinti policromi e le iscrizioni che risalgono al 1500, nonché i tramonti che illuminano la città.
Dopo aver visitato la città, godetevi un momento di tutto relax alla Spa Copernicus by L’Occitane con una serie di trattamenti su misura.

Hotel Copernicus

Copernicus Restaurant

La scoperta delle bellezze ginevrine inizia con l'Hotel de la Cigogne, un’oasi di pace e tranquillità nel cuore della Ginevra animata e commerciale, a soli due passi dal centro storico, dal lago e dal quartiere culturale. Nella piazza Longemalle, la cicogna dorata che troneggia sulla porta dell'hotel annuncia un palazzo le cui camere, tutte diverse una dall’altra, sono state ripensate in un’ottica ringiovanita e dinamica. Per quanto riguarda la cucina, potete concedervi delle deliziose pause gastronomiche in questo scrigno dove le composizioni inedite si possono degustare anche sul terrazzo.

Hôtel de la Cigogne

Restaurant de la Cigogne

A 50 metri dalla piazza del Mercato, questo bell'edificio classico del XIX secolo è il punto di partenza ideale per scoprire a piedi, in carrozza o in battello, la città storica, mitica e romantica di Bruges, i suoi musei e i suoi negozi. Rientrando all’Héritage, riposatevi in una delle stanze dalla decorazione unica e raffinata o, se preferite, scegliete il confortevole salone del bar Le Magnum. Per assaggiare la cucina della regione, recatevi al ristorante Le Mystique, il cui charme è rimasto intatto sin dal 1869 e dove gusterete le delizie di una cantina del XIV secolo. La zona fitness vanta soffitti a volta del XII secolo magnificamente conservati.

Hotel Heritage

Le Mystique

Il place d’Armes è un hotel di charme sito nella place d'Armes, cuore storico della città di Lussemburgo, a due passi dal «Cercle Cité», il quartiere d’affari, e dalle vie pedonali. Il passato e il presente si uniscono a meraviglia in questo edificio del XVIII secolo, sapiente incrocio tra gli stili Art nouveau, barocco rivisitato e design moderno. L’arredo delle camere e delle suite riesce a donare a ciascuna uno stile e un fascino particolari. La Cristallerie, ristorante gastronomico, propone dei prodotti eccezionali, il Plëss seduce grazie alla sua atmosfera, tipica di una brasserie chic, mentre il noto Café de Paris ha un ambiente bistrot.

Hôtel Le Place d’Armes

La Cristallerie

Una delle sue imponenti facciate dà sulla piazza San Felipe Neri, in pieno quartiere gotico di Barcellona, proprio dove Gaudí si recava a pregare tutti i giorni. La decorazione dell'hotel nato dall'accorpamento, nel XVIII secolo, di due palazzi – di cui uno di epoca medioevale – coniuga in maniera accattivante evocazione del passato e stile più che contemporaneo. È nell’intimo ed accogliente ristorante che lo chef elabora una cucina mediterranea con prodotti di stagione. Nei piani alti dell’edificio, il locale «Roba Estesa» è un'oasi di calma; da lì si può contemplare al tramonto tutta la città mentre si degustano le deliziose tapas.

Hotel Neri

a Restaurant

Nel cuore di Madrid, a pochi minuti dal museo del Prado, dove le tele di Hieronymus Bosch sono in prima linea tra quelle di Velazquez, Goya, il Greco, Raffaello, Tiziano e Rubens, vi attende un altro Giardino delle delizie. L’Hotel Orfila, una palazzina costruita nel 1886, con i suoi arredi d’epoca, i marmi lavorati e i superbi effetti trompe-l’œil nel suo cortile verde, ha anch'esso l'aspetto di una galleria d'arte. Negli anni Venti, fu reso famoso dagli spettacoli teatrali messi in scena tra le sue mura. Oggi, il cortile fiorito invita a cenare sotto le stelle e la sala da tè gli dà un tocco d’eleganza inglese. Il luogo ideale per esplorare Madrid, passo dopo passo.

Hotel Orfila

El Jardín de Orfila

Con una facciata ricoperta di vite americana, il Raphael è il punto di partenza ideale per vivere l'eleganza romana, a due passi dal Pantheon e dalla basilica di San Pietro. Questa magnifica struttura è un vero e proprio museo dove potrete ammirare sculture, quadri, litografie, pezzi d'antiquariato e una collezione unica di ceramiche di Picasso e di arte maya. Sui tetti, la terrazza vi attende per farvi gustare in mezzo ai fiori una cucina biologica e naturale mentre ammirate la magnifica vista della città. Siate i primi a scoprire i due nuovi piani, moderni e originali, firmati dall’architetto americano Richard Meier.

Hotel Raphaël

Mater Terrae

Situato in un hôtel particulier costruito nel 1897, a qualche passo dal Faubourg Saint-Honoré e dagli Champs-Élysées, in un quartiere storico e culturale della capitale, lo Splendide Royal offre la possibilità di vivere un condensato di emozioni e di esperienze tra romanticismo e “art de vivre” parigina. Vera e propria dimora di famiglia che incarna la classe e l’eleganza, questo luogo per esteti ed esperti ospita 12 spaziose e raffinate suite dall’arredamento classico rivisitato da delicati tocchi italiani e tonalità chiare e luminose. Per quanto riguarda la gastronomia, il ristorante Tosca propone una cucina italiana moderna e audace che affascinerà i più esigenti intenditori.

Hôtel Splendide Royal Paris

Ristorante Tosca Paris

Aperto oltre 50 anni fa, Il Luogo Aimo e Nadia è conosciuto sia per lo stile della cucina quanto per i suoi spazi connotati dal progetto artistico-architettonico site-specific di Paolo Ferrari, e da operazioni che abbinano gastronomia, arte e teatro. Stefania, figlia di Aimo e Nadia, è oggi alla guida del Luogo, affiancata dai Grand Chef Fabio Pisani e Alessandro Negrini, che hanno raccolto il testimone di una cucina che ha saputo rinnovarsi, in cui i piatti più semplici rivelano sapori inimmaginabili. Il cibo è elaborato con tecniche antiche e moderne, che fanno emergere le varietà e complessità proprie della cultura, dell’arte e della natura italiane.

Il Luogo Aimo e Nadia

Jean-Georges Vongerichten viene spesso considerato un «genio» e un «grande maestro della gastronomia». Nel suo leggendario ristorante di Manhattan lo Chef francese serve, in un ambiente zen, una cucina «thai-french», reinventata ogni tre mesi. Una fusione che ha creato dei piatti straordinari: straccetti di tonno albacora con avocado, ravanelli speziati e marinata di zenzero; foie gras, muesli alle ciliege acide, aceto balsamico invecchiato e acetosella; o il dolce al cioccolato e gelato alla vaniglia in stecca di Jean-Georges. Il tocco finale di ogni piatto viene dato alla vostra tavola, una maniera originale di ispirare i sensi e di svelare qualche segreto dello Chef.

Jean-Georges

Considerato negli Stati Uniti come una figura emergente della gastronomia americana, Ryan Ratino ha aperto il ristorante Jônt a pochi minuti dalla Casa Bianca, in un quartiere di edifici vittoriani e gallerie d’arte. Al primo piano, la cucina a vista consente di osservare il team di Chef che lavora alla preparazione di un pasto raffinato accompagnati da un sottofondo hip-hop. Grazie alla sua grande abilità tecnica, lo Chef approccia il proprio mestiere con padronanza. Ispirandosi alla cucina giapponese, punta su ingredienti semplici e accuratamente selezionati. Il ristorante Jônt propone un percorso gastronomico che consente di apprezzare le creazioni dello Chef e la loro tavolozza di sapori: tartine alla tartare di wagyu e zuppa a base di orzo giapponese o riso sasanishiki di Miyagi guarnito con granchio reale, burro stagionato e tartufo.

Jônt

Il Kanamean Nishitomiya è uno dei pochi ryokan nascosti tra le strade della moderna Kyoto. L’architettura in legno ospita solo otto suite affacciate su un piccolo giardino giapponese con fiori di stagione. Futon, tatami, mobili in bambù: la serenità regna sovrana. Quinta generazione di albergatori, i coniugi Nishida vi daranno il benvenuto personalmente, nel rispetto della tradizionale ospitalità giapponese. A partire dagli splendidi piatti in cui vengono servite le pietanze, i padroni di casa curano ogni dettaglio, ispirandosi alla storia del quartiere Honeyanocho, noto per la lavorazione artigianale dei ventagli che dà il nome all’hotel.

Kanamean Nishitomiya

Nishitomiya

In questo «ryotei», ristorante tradizionale dei sobborghi di Osaka, città simbolo del Giappone, Kashiwaya Osaka Senriyama propone dei piatti giapponesi moderni in una sala arredata in stile «sukiya», tipica architettura dedicata alle cerimonie del tè: porte scorrevoli «fusuma», pannelli in carta «shoji», tatami e una reception munita di tokonoma, il tutto reinterpretato in stile contemporaneo. Il menù propone solo otto piatti, che variano ogni mese. Tra le specialità dello Chef Hideaki Matsuo: «amadai», branzino alla griglia marinato in salsa di gamberi salati «shiokara» e uova di pesce cotte nel sake in brodo di rapa.

Kashiwaya Osaka Senriyama

Kashiwaya / 柏屋

Il King’s Joy è la dimostrazione che cucina vegetariana e alta gastronomia non sono una contraddizione nei termini. Il ristorante, guidato dal giovane e talentuoso chef Gary Yin, sostenuto dalle sorelle Mia e Lillian, si trova nel quartiere storico che ospita alcuni dei monumenti più importanti come la Città Proibita e il Lama Temple.
Al centro di un complesso di edifici tradizionali affacciati su un patio centrale, un’atmosfera di serenità, eleganza e raffinatezza pervade ciò che è diventato in pochi anni un tempio della gastronomia in Cina. I pasti sono serviti in una sala illuminata da una grande vetrata o in deliziosi saloni separati da pannelli divisori in legno pregiato che si aprono su una foresta di bambù. Un luogo ideale per apprezzare l’inventiva dello Chef, il quale mette un punto d’onore nel lavorare principalmente prodotti di stagione provenienti dall’agricoltura biologica. La scoperta di questa cucina eterea del King’s Joy è un’esperienza eccezionale.

King's Joy

Con il suo arredamento contemporaneo e i suoi sapienti giochi di luci e ombre che garantiscono l’intimità di ogni tavolo, il ristorante L’Effervescence si ispira sia al museo d’arte sia allo showroom di un commerciante di diamanti, con un’illuminazione che si concentra sulle opere. In un ambiente raffinato situato al cuore della vivace Tokyo si trova una vera rarità: l’eccezionale cucina dello chef Shinobu Namae che combina e sublima le tradizioni francesi e giapponesi per dare vita a creazioni uniche. Con una freschezza incomparabile, il cibo viene scelto e lavorato per rispondere alla visione dell’uomo che ha studiato con Michel Bras, e “aiutare le persone a scoprire la magia di un mondo invisibile”, nel massimo rispetto dell’ambiente. Così si fondono elementi come il riccio di mare, il tartufo e i funghi porcini, che compongono il piatto sobriamente chiamato “La mer”.

L'Effervescence

L’Effervescence

«Non accontentarsi mai». Lo chef franco-giapponese Yoshinori Shibuya non ha mai dimenticato questo consiglio ricevuto dal grande chef francese Alain Chapel. Spingendo la sua creatività sempre più in alto, il Chef Shibuya ha seguito le orme di Chapel e Robuchon, i suoi due maestri ispiratori, per creare un ristorante di altissimo livello a Osaka. In un ambiente minimalista, ornato di bronzi e tele, potrete gustare la sua cucina di ispirazione francese, che ci tiene a rispettare i prodotti; prelibatezze come la famosa insalata di astice al coriandolo, involtini di sogliola con foie gras e piccata di agnello. Dopo tutto, la perfezione potrebbe essere di questo mondo.

La Bécasse

La Bécasse / ラ・ベカス

A due passi dagli Champs-Élysées e dall’Hôtel de Matignon, nel cuore del raffinato VIII arrondissement di Parigi, scoprite un ristorante gastronomico unico: La Scène. La famosa chef e proprietaria Stéphanie Le Quellec presenta interni ovattati che ricordano l’atmosfera di un piccolo teatro. Dopo aver sceso qualche gradino per entrare nel quadro intimo della sala del ristorante, ci si rende conto che il nome di questo luogo epicureo (La Scène, ossia “la scena” o “il palcoscenico”) è decisamente azzeccato. Nella cucina aperta, la chef dirige la sua brigata che si dà silenziosamente da fare per la rappresentazione imminente. Con menù declinati in diversi atti, fino a dieci a piacere, gli ospiti de La Scène sono davvero coinvolti in uno spettacolo inedito. Uno spettacolo che rende omaggio ai produttori francesi, di cui Stéphanie Le Quellec sublima le ricchezze. Rivelando i prodotti che l’emozionano e cucinando in modo responsabile, il suo stile e il suo talento si impongono con raffinatezza fin dalle prime note salate. E continuano a stupire fino al finale dolce, in cui si distingue tutta la maestria dello chef pasticcere Pierre Chirac. Stéphanie Le Quellec e la sua brillante troupe, di cui una notevole équipe di sala, riescono nell’impresa di trasmettere l’emozione in un’opera che unisce prodigiosamente alta gastronomia, raffinatezza e semplicità.

La Scène

Nel centro storico di Québec City, tra il fiume San Lorenzo e la Place Royale, vi aspetta un luogo ricco di storia dove vivere un’esperienza indimenticabile. Costruite nel 1686, le cantine a volta di casa Leber e casa Charest, tra gli edifici più antichi della città, ospitano oggi un ristorante gourmet che è divenuto una meta imperdibile per gli amanti della buona tavola. Vi diamo quindi il benvenuto a La Tanière³, il rifugio sperimentale e sensoriale dello chef François-Emmanuel Nicol. Completamente dedicato alla valorizzazione del territorio, lo Chef lavora esclusivamente con ingredienti locali e di stagione: qui infatti, fatta eccezione per il vino, non troverete prodotti importati, ma solo quelli offerti dai ricchi territori del Québec e del Canada.

Lo Chef predilige i prodotti locali poco conosciuti, come il caviale del Lac Saint-Pierre, la corteccia di ciliegio selvatico, le piante autoctone del Québec e il pawpaw, un frutto originario del Nord America dal sapore simile a quello del mango. Nel ristorante La Tanière³ vengono proposte due distinte esperienze immersive: una nell’elegante sala da pranzo, con il suo arredamento affascinante, l’altra nel Comptoir-Chef, con un posto in prima fila per osservare la brigata al lavoro. In entrambi i casi, una degustazione alla cieca accompagnata da vini dal profilo aromatico ricco e unico trasporterà gli ospiti nel cuore del Québec.

La Tanière³

Restaurant La Tanière

Ai piedi della Koutoubia, tra il Palazzo reale e la piazza Jemaa el-Fna, La Villa des Orangers si snoda tra patii fioriti, bacini e giardini di agrumi. Dietro gli alti muri color ocra, questa antica dimora privata rinnovata con gusto celebra l’art de vivre marocchina in quello che ha di più raffinato da offrire.
Spaziose, ma accoglienti e intime, le camere e le suite uniscono dettagli artigianali, zellige antiche e stoffe pregiate. Alcune si affacciano su una piscina privata, altre sulla terrazza fiorita. Di ritorno dai souk, l’elegante Spa di 250 m² invita al relax con il suo grande hammam e trattamenti esperti, ispirati ai rituali orientali. Al ristorante di La Villa des Orangers, i classici del repertorio marocchino si accordano a note francesi e mediterranee in una proposta di menù delicata e generosa. Degustateli all’ombra degli alberi o accanto al fuoco, a seconda delle stagioni. Un rifugio ideale per esplorare Marrakech in modo diverso, tra effervescenza e piacere di vivere.

La Villa des Orangers

Le Bistrot Français è una vera alchimia di cultura francese e rumena. In una villa del XIX secolo al centro di Bucarest, con rivestimenti di legno e quadri alle pareti, lampadari e parquet, un pianoforte a coda: l'atmosfera è indubbiamente mitteleuropea. I piatti rappresentano una gastronomia moderna. Le pietanze puntano sui migliori prodotti francesi e del territorio rumeno. L'aragosta bretone e il pollo di Bresse sono giudiziosamente abbinati al tartufo nero di Transilvania e al delizioso maiale di razza Mangalica. I protagonisti del menù sono i prodotti locali sublimati, come l’agnello, il tartufo nero di Transilvania, il pesce proveniente dalla pesca locale e deliziose verdure di stagione, il tutto accompagnato dai migliori vini francesi e rumeni.

Le Bistrot Français

Alle soglie della bellissima foresta Sonian, lo Chef Pascal Devalkeneer ha raggiunto l’equilibrio perfetto tra tradizione e avanguardia. La cucina di questo talentuoso chef seduce per la concezione sottile e la virtuosità dell'esecuzione. Il delizioso caviale Per sé con fiori di broccoli in stile Parmentier esalta il sapore della tartare di ostrica Gillardeau. Gusterete queste creazioni in un ambiente contemporaneo e accogliente o sul terrazzo bordato di erbe aromatiche, un luogo da sogno per cenare «al fresco». Il bravo sommelier suggerisce vini francesi o di altre regioni, ma sempre abbinati alle proposte gastronomiche.

Le Chalet de la Forêt

Ristorante in una foresta.

Dopo più di 30 anni di passione, condivisione e inventiva, lo Chef Guy Martin ha creato una cucina che gli rassomiglia, moderna, sensuale e audace, per destare i sensi e suscitare emozioni, una cucina che associa piacere e benessere. Ogni piatto è un capolavoro in questo storico ristorante sui giardini del Palazzo Reale, un tempo frequentato da Napoleone e Giuseppina, Victor Hugo e Colette. Combina i sapori di tutto il mondo, come il rombo alla griglia con carciofi conditi all’infuso di salvia ananas o il gelato ai piselli.

Le Grand Véfour

Amare Marsiglia è amare il Mediterraneo, indissociabile dalla città, come la cucina di Gérald Passedat. In primis, anemone di mare, palamite, ricci e molluschi. Poi, nel cuore stesso della sua cucina, i pesci. Nell’arco dell’anno più di 65 varietà, i cui nomi certe volte si fa fatica a ricordare – la gallinella, lo scorfano rosso, il pagro, la perchia, il dentice – vengono pescate qui, nel rispetto delle risorse marittime. Piatto forte la «Bouille Abaisse», leggera, con sapore di mare, sottile, ma anche il noto branzino alla Lucie Passedat. La vista sul Mediterraneo, è onnipresente, sia dal terrazzo, sia dal ristorante e dalla vostra camera, spaziosa e aperta sull’orizzonte. 

Le Petit Nice-Passedat

Le Petit Nice

Ristorante e hotel sul mare.

In mezzo al Bois de Boulogne, nello scenario sontuoso di un padiglione in stile Napoleone III con i soffitti ornati di fregi di Caran d'Ache, Frédéric Anton propone una cucina allo stesso tempo delicata e generosa. Sa trarre il meglio dagli ingredienti, esaltando aromi e sapori: l’uovo bazzotto è accompagnato da un tortino ai tartufi, e la guancia di maiale fonde sotto le spezie. I dessert creati da il pasticcere danno un tocco magico ai grandi classici come il Paris-Brest o la pera Belle-Hélène.

Le Pré Catelan

Il Taillevent, antico palazzo patrizio del duca di Morny, è più di un luogo: è un simbolo di art de vivre. Più che un ristorante, rappresenta l’incarnazione dell’alta gastronomia francese nella sua dimensione più generosa, supervisionata dall’occhio attento del direttore di sala. Il chef, Giuliano Sperandio, compone una sinfonia delicata reinterpretando i classici con una modernità evidente e un’impertinenza decisa. Una grande Maison, dove i più dolci abbinamenti tra pietanze e vini vi condurranno attraverso le oltre 2800 etichette, francesi e non, presenti sulla carta.

Le Taillevent

L’hotel Les Lumières, che si trova esattamente di fronte al palazzo eretto alla gloria di Luigi XIV, è ospitato in due padiglioni del XVII secolo donati dal Re Sole a Edouard Colbert e Antoine de Gramont. Un ambiente storico associato a un arredamento contemporaneo, con il comfort di una graziosa residenza privata.
Spaziose, le camere e le suite portano il nome di grandi personaggi dell’Illuminismo che vegliano sul riposo e sul relax dei viaggiatori del XXI secolo. Legni pregiati e mobili dalle linee morbide caratterizzano La Table des Lumières, dove lo chef Erwan Le Thomas crea una cucina che unisce l’eccellenza culinaria all’amore per il territorio. Nella Spa, lo sciabordio dell’acqua si unisce al profumo degli oli per i trattamenti e invita gli ospiti a godersi momenti di benessere in un ambiente raffinato e rilassante. Ideale dopo una visita privata del castello organizzata dalla reception dell’hotel.

Les Lumières

La Table des Lumières

Il Londra Palace Venezia vanta una ricca storia di oltre 170 anni. Le sue 100 finestre offrono una vista mozzafiato sulla laguna, su San Giorgio, sull’isola della Giudecca e sulla Basilica della Salute. L’hotel si trova a pochi passi da piazza San Marco, lungo la pittoresca passeggiata di Riva degli Schiavoni. Circondato da musei, chiese e palazzi, occupa una posizione privilegiata nel cuore di Venezia. L’hotel è un luogo di incontro per artisti e intellettuali e ha ospitato personaggi illustri come Tchaikovsky, Verne, Borges e D’Annunzio. Per tutta la durata del soggiorno, il personale si prenderà cura di rendere la vostra permanenza a Venezia un’esperienza indimenticabile. Al piano terra si trova un’ampia terrazza dove si possono gustare specialità veneziane e cocktail creativi. L’incredibile terrazza sul tetto, la più alta di Venezia, offre una vista panoramica a 360° dalle isole della laguna alle Dolomiti.

Londra Palace Venezia

LPV Ristorante

Hotel e ristorante sulla laguna.

Place de la Madeleine, un indirizzo storico che ha visto avvicendarsi dei noti chef sin dal XVIII secolo. Il successore di Alain Senderens, Julien Dumas, perpetua la cultura di un'alta gastronomia accessibile e democratizzata, in continuo cambiamento, alla ricerca dell'abbinamento ideale tra piatti e vini. Il menù è moderno, creativo e aperto alle influenze esotiche: il carpaccio di orata s'ispira alla «tigre che piange» tailandese, e l'anatra Apicius (il piatto «emblematico» creato nel 1970 da Alain Senderens) si accompagna oggi con fichi e liquerizia. Lo stupendo arredo firmato Majorelle gioca con le luci e gli specchi nei quali si rispecchia la chiesa della Madeleine.

Lucas Carton

Autentica istituzione culinaria a Parigi dal 1978, Maison Rostang sta scrivendo un nuovo capitolo della gastronomia francese. Tradizione, innovazione e audacia risuonano all'unisono nella cucina dello chef Nicolas Beaumann, una cucina in armonia con i 1.500 vini d’eccezione che rendono la cantina una destinazione popolare tra gli intenditori. Situata nei pressi del Parc Monceau, Maison Rostang riesce a trovare il perfetto equilibrio tra materie prime di stagione fresche e di alta qualità e sapori decisi. Lo Chef attribuisce particolare importanza ai jus e alle salse, oltre che all’esperienza in sala: l’affogatura, il flambé e il taglio dei piatti classici del menù vengono eseguiti al tavolo, davanti ai commensali, e sono parte integrante dell'esperienza di degustazione. Le boiserie che rivestono le pareti, gli oggetti decorativi su misura e le sale aperte sulla cucina creano un'atmosfera intima e accogliente, che invita a prolungare questo momento di condivisione e convivialità.

Maison Rostang

Il vostro viaggio culinario attraverso l’India inizia a sud di Mumbai, nel vecchio quartiere industriale, dove la struttura di quella che un tempo era una fabbrica tessile ospita oggi Masque, un ristorante gourmet in cui tradizione e innovazione si incontrano. L’impegno della Maître de Maison Aditi Dugar e dello chef Varun Totlani è condividere le ricchezze poco conosciute del territorio, unendo sapori locali, pratiche tradizionali e tecniche innovative. Il menù à la carte celebra i prodotti di stagione, tutti provenienti da una rete di agricoltori locali e partner regionali. Il menù degustazione di dieci portate, primo del suo genere in India, interpreta la complessità di una “cucina indiana” di cui è praticamente impossibile dare una definizione univoca.

Masque

A ovest di Los Angeles, Santa Monica è la tappa finale dalla Route 66, ma è anche una città mitica che ospita il ristorante Mélisse, luogo imprescindibile dell’alta gastronomia. Il grande talento dello chef Josiah Citrin, riconosciuto da diversi premi, si sviluppa qui insieme alla sua filosofia culinaria: la ricerca dell’eccellenza. In una continua ricerca di innovazione, lo chef abbina consistenze e sapori in un menù di degustazione in sala con un servizio unico. Il quattordici ospiti sui cinque tavoli del ristorante scoprono così insieme le pietanze deliziose. Proseguono l’esplorazione e prolungano il piacere lasciandosi guidare dai consigli del sommelier, per un abbinamento di pietanze e bevande del tutto reinventato. L’arredo di questo spazio, creato da artigiani locali, è intimista, e altrettanto intimista è l’atmosfera musicale originale che attinge alla collezione di vinili dello chef Josiah Citrin, contribuendo a farvi vivere un’esperienza gastronomica esclusiva. Il ristorante Mélisse lavora tra l’altro in stretta collaborazione con agricoltori e produttori della Napa Valley a San Diego. Sempre alla ricerca dell’eccellenza e con un’attenzione costante ai dettagli, vi proporrà i migliori ingredienti locali e stagionali della regione.

Mélisse

Ristrutturato nel 2022, il Noborioji Hotel Nara si trova in una posizione ideale nel cuore del quartiere storico di Nara, a pochi minuti a piedi dai monumenti tradizionali dell’antica capitale imperiale del Giappone. Situato non lontano dal parco cittadino, popolato da cervi addomesticati, l’hotel è un luogo di richiamo per gli amanti della musica, del design e della natura. L’edificio contemporaneo in vetro e acciaio ospita camere e suite luminose ed eleganti. Alle sue spalle si staglia l’elegante sagoma del Kōfuku-ji, uno dei templi più antichi del Giappone, punto di riferimento di questa affascinante città dichiarata patrimonio dell’umanità. Come per gli altri templi, è possibile visitarlo su richiesta, guidati dal personale del Noborioji Hotel Nara in tour privati. Gli amanti del buon cibo e della buona musica apprezzeranno le serate organizzate al ristorante Le Bois, durante le quali il pianista accompagna con melodie classiche il lavoro dello Chef, che sublima i prodotti di Nara attraverso una cucina innovativa e raffinata.

Noborioji Hotel Nara

Le Bois

A venti minuti dal centro di Marrakech, il Palais Ronsard è un’oasi di tranquillità nel cuore dello storico palmeto della città. Questo hotel, dove il fascino dell’oriente si accosta a un’architettura di ispirazione coloniale, sorge intorno a due vasche principali circondate da colonnati: un luogo incantevole per fare due passi o per mangiare. Le ventidue camere e suite, frutto della sofisticata immaginazione dell’arredatore Gil Dez, dispongono di terrazze e giardini affacciati su un parco che ospita sei padiglioni privati con piscina, all’ombra di olivi centenari, roseti e fontane. Che vogliate cenare nell’orto biologico della fattoria Ronsard, rilassarvi nell’hammam della spa oppure andare a scoprire le meraviglie della regione, il Palais vi riserverà comunque mille e una sorpresa.

Palais Ronsard

Le Jardin d'Hiver

Da oltre quattro secoli questo palazzo, che un tempo ospitava un orfanotrofio, si erge nel cuore di Roma, a due passi da Piazza di Spagna e dall'Ara Pacis. Oggi Palazzo Ripetta è un elegante hotel, gestito dalla stessa famiglia sin dagli anni ‘60. Varcate le soglie di questa dimora e passeggiate nella storia della Città Eterna, tra i capolavori dell'arte antica e contemporanea che adornano le ampie aree comuni. Nella hall, una maestosa sfera dell’artista Arnaldo Pomodoro accoglie gli ospiti, mentre un sarcofago romano del III secolo trasformato in fontana mormora nel patio interno.

Quando cala la sera, al termine di una giornata trascorsa ammirando le principali attrazioni della città (tutte raggiungibili a piedi), godetevi la serenità di questa affascinante piazzetta gustando un aperitivo. Nella calda atmosfera della sala da pranzo del ristorante San Baylon, rivestita di boiserie, l'Executive Chef rivisita con raffinatezza i grandi classici della gastronomia romana. Le camere invitano al relax: accoglienti ed eleganti, sfoggiano un arredamento contemporaneo impreziosito da materiali nobili, per consentirvi di prolungare la Dolce vita anche nel mondo dei sogni.

Palazzo Ripetta

San Baylon

Dopo il successo del suo ristorante in California, The French Laundry, lo Chef Thomas Keller ha portato il suo inconfondibile tocco a Manhattan. Keller lavora con grande attenzione ai dettagli, non solo in cucina, ma anche nella presentazione, l’ambiente e la decorazione. In questo elegante ristorante con vista su Central Park, lo Chef Chad Palagi interpreta le moderne ricette americane con una leggera influenza francese. Tra i piatti più emblematici, «ostriche e perle», uno zabaione di perle di tapioca con ostriche poché e caviale, e la «calotte di bue alla griglia». Delizie culinarie che vi convinceranno che la perfezione esiste davvero.

Per Se

Per Se Restaurant

A due passi dagli Champs-Élysées, al cuore dell’VIII arrondissement di Parigi, il ristorante Pierre Gagnaire vi accoglie in una cornice firmata da Marcelo Joulia, che sottolinea l’atmosfera chiara e sobria del salone principale. Viene poi sublimato dallo splendido tondo di Adel Abdessemed sul soffitto, vera e propria opera d’arte che rappresenta il mondo animale che ci osserva. La cucina, invece, spiega la ricca storia del famoso chef Pierre Gagnaire, che riafferma con forza il suo attaccamento ai produttori, pescatori, allevatori di tutte le provenienze. Sono messi in primo piano grazie ai piatti stagionali e creativi, dai mille sapori. Vivete un’esperienza culinaria unica cenando in due alla table d’hôtes Georges Teissier, che trae il suo nome dalla strada di Saint-Etienne in cui il prestigioso chef ha avviato la sua carriera. Dopo aver attraversato la penombra e apprezzato l’eloquente opera di Lilian Euzéby, vi ritroverete di fronte alla cucina aperta. Allo stesso tempo silenziosa e in piena ebollizione, la brigata del ristorante gastronomico Pierre Gagnaire si dà da fare per elaborare le pietanza che fanno la felicità dei palati più fini.

Pierre Gagnaire

Con più di tre secoli, la città di Charleston è uno dei gioielli architettonici meglio conservati degli Sati Uniti. Le sue case coloniali, le sue strade lastricate e il suo porto tranquillo conservano la patina europea del suo splendore passato. Il Planters Inn, costruito nel 1844, si trova nel cuore del quartiere storico. Le sue lanterne da calesse e i letti a baldacchino artigianali della collezione della Baker Historic Charleston Foundation, creano un mix di eleganza discreta e ispirazione «Lowcountry». Il cortile ornato di bosso, fontane e alberi da frutto, che creano la cornice ideale per degustare la cucina regionale del Peninsula Grill, è una vera e propria oasi.

Planters Inn

Peninsula Grill

A pochi minuti dal centro di Edimburgo, Prestonfield House sfoggia una facciata georgiana in una tenuta di otto ettari con alberi secolari in cui scorrazza qualche mucca Highland. Vera e propria oasi urbana, questo autentico maniero scozzese costruito nel XVII secolo ha conosciuto solo tre famiglie di proprietari in oltre tre secoli di storia. Attualmente appartiene a James Thomson che si impegna a preservarne le ricchezze: pannelli in cuoio di Cordoba lavorati minuziosamente, tappezzerie di Mortlake, seterie e velluti antichi, opere d’arte, caminetti e mobili d’epoca... Destinazione ideale per imparare a conoscere la vera Scozia, Prestonfield House invita ad apprezzare il fasto della tradizione unito alla convivialità dell’accoglienza. Durante il soggiorno scoprirete l’imperdibile afternoon tea, i tesori della cantina dei vini, una bella collezione di whisky di malto e una cucina “dal campo alla tavola” servita al Rhubarb Restaurant.

Prestonfield House

Rhubarb

Situato in Melrose Avenue, nel cuore di Los Angeles, il ristorante Providence è oggi una delle destinazioni culinarie più ricercate della città, che invita a fare un tuffo indimenticabile in un mondo oceanico attraverso un’esperienza gourmet multi-sensoriale. Sintesi di tecnica e sensibilità, i menù degustazione e la selezione à la carte celebrano i prodotti ittici freschi e sostenibili pescati lungo le coste californiane, che profumano di mare tutta la tavola. È disponibile su richiesta anche un menù degustazione vegetariano, per soddisfare ogni palato. In cucina, la filosofia dello chef Michael Cimarusti e della sua brigata è incentrata sul rispetto degli ingredienti, senza compromessi, per far emergere al meglio i sapori e le consistenze. Al Providence, l'eccellenza in stile europeo è all'ordine del giorno: il personale vi offre un servizio su misura e vi accompagna in un’esperienza coinvolgente. Il tutto è completato da un arredamento accogliente, caratterizzato dai toni dell’oceano e della sabbia calda, per una cena che sembra un inno al mare.

Providence

Pujol, ristorante creato nel 2000, è oggi una delle migliori tavole del Messico. È anche un luogo unico realizzato con una tipica architettura del Novecento - angoli ovunque, vetro e legno - e in cui la luce accarezza i piatti e riscalda l’atmosfera. Ed è a Pujol che il celebre Chef Enrique Olvera si esprime con la sua cucina contemporanea, traendo ispirazione da ricette e ingredienti della tradizione messicana. Enrique Olvera, il cui nome è associato a diversi ristoranti rinomati in Messico e Stati Uniti, ha contribuito alla fama internazionale di Pujol. Potrete scegliere tra due menù di degustazione che rendono omaggio ciascuno a un elemento centrale del Messico: uno al mais, l’altro al mare. A meno che preferiate optare per il tacos bar e lasciarvi stupire dall’inesauribile creatività dello chef.

Pujol

Nel quartiere Jackson Square, uno dei più antichi e affascinanti di San Francisco, una casa tipica centenaria ospita una delle migliori mete culinarie della città. Lo Chef Michael Tusk propone una cucina californiana dalle influenze francesi e italiane utilizzando unicamente prodotti forniti da una rete rigorosamente selezionata di piccoli produttori e agricoltori della zona. La stessa cura si apprezza nella scelta dei vini. In una cornice elegante di ispirazione Art déco, si degusta in coppia un’anatra arrostita intera servita con aglio nero e prugne regina claudia oppure un risotto ai cardi, porcini e tartufo bianco.

Quince

Alcuni luoghi incarnano tutta l’anima di una città, di un quartiere mitico. È così per il Relais Christine, lussuoso boutique hotel dalla posizione super centrale sulla Rive gauche di Parigi. A Saint-Germain-des-Prés, è il luogo ideale per una staycation o un city trip parigino. Qui si viene per vivere la capitale al massimo, proprio come è stata vissuta dagli illustri personaggi del Quartiere latino. Dalla strada, sembra una casa celata dietro a una corte in pavé, i dondoli e l’edera sui muri. La decorazione di questo antico hotel particulier è stata pensata dall’architetto di interni Laura Gonzalez che ha brillantemente abbinato antico e moderno. La maggior parte delle 48 camere e suite si caratterizzano dalla notevole altezza del soffitto, svelando tutte una magnifica carta da parati e originali tessuti. Alcune di esse offrono terrazze direttamente affacciate sul giardino, rendendo il Relais Christine un nido di verde e di pace unico, a pochi minuti a piedi dalle rive della Senna e dalla cattedrale di Notre-Dame. Per una parentesi di benessere esclusiva, la spa Guerlain con sauna vi attende sotto alle volte di un’antica abbazia cistercense del XIII secolo. Vi saranno offerti dei trattamenti meravigliosi in un’atmosfera avvolgente.

Relais Christine

Hotel in città.

È al riparo di una facciata sobria, in una strada discreta del quartiere Invalides di Parigi, che David Toutain si avvale del suo savoir-faire dal 2013. Intima, la sala è come la tavola di questo nipote di agricoltori: quercia chiara e luce sono dominanti, e offrono un preludio alla cucina decisamente vegetale di questo chef normanno, iniziata dai più grandi. Infatti, se c’è una cosa da ricordare, è che la cucina atipica e precisa che si degusta qui trae ispirazione dalle tante esperienze sensoriali offerte dalla natura: l’aragosta si mescola con l’abete, il vitello con l’olmaria, le verdure brillano di rara intensità... Passeggiando lungo le rive di un oceano agitato, esplorando un sottobosco in autunno o scoprendo un abbagliante prato fiorito: i piatti sono tutti un invito a viaggiare.

Restaurant David Toutain

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